mercoledì 7 settembre 2011

Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori...

Ludovico...gia', proprio il gran nemico di ogni studente, quello del mattone che ti arriva in testa dopo che, tutto baldanzoso e speranzoso, ti sei appena liberato del medioevo, del trio medusa (Dante, France' e Giova'), di quelli'italiano cosi' difficile. Ebbene, proprio lui nasceva oggi, cioe' domani, cioe', beh, insomma, su wikipedia.it e' gia' l'otto.

Ah gia': l'otto. Anzi, l'ottosettembre, quasi fosse una di quelle vie (e ogni tanto lo e') delle quali uno dice il nome e cognome assieme, d'un fiato. Fortuna che, con il paese alla bancarotta, forse (mooolto forse) ci siamo risparmiati il solito teatrino di nostalgici dal braccio teso e affini. Forse si stanno ricaricando per il prossimo venticinqueaprile o lottodicembre, o il qualunquettembre. In ogni caso, volendo fare un accostamento con materiale vecchio di 450 anni penso che non li svegliero' (oddio, s'incazzarano per Pericle...).

Comunque  no, non voglio scrivere l'ennesimo soliloquio su questa data (anzi, non avrei voluto neppure scrivere il fatto di non-scriverlo, dacche' espediente scritto da molti scrittori e scritturanti). Piuttosto, fare un appello ame medesimo in quanto tale, che poi sono io.

Nel 1536 (grazie wiki) l'Ariosto scriveva "O d'ogni vizio fetida sentina, | dormi, Italia imbriaca, e non ti pesa | ch'ora di questa gente, ora di quella | che già serva ti fu, sei fatta ancella? (Orlando Fusrioso, canto XVII, ottava 76)".

Ecco, guardando al paese sono questo odore fetido, questa ibriacatura (o godimento da inculata, secondo Luttazzi) a emergere. Una sbronza per non sentirlo, l'odore, ma anche una sbronza di compiacimento per chi, nel fetore, s'ingrassa. Piu' tosto (sic)...ma tosto ragazzi, tosto....


Nota: un grazie al Liceo Classico in generale, il quale mi ha reso possibile la scoperta dell'uso del tosto e del piu', tanto per tirarsela un po' (anche se non serve per rimorchiare).

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